Servizio clienti

SERVIZIO CLIENTI: CONTRATTI DI MANUTENZIONE TRASPARENTI

Per ottenere il massimo vantaggio anche da un vecchio impianto di riscaldamento (resa energetica per il livello tecnologico di appartenenza e sicurezza) occorre curarne la manutenzione con periodicità prestabilite anche dalle normative vigenti e con modalità adeguate, anche esse prescritte da normative tecniche specifiche. 

Grazie alla manutenzione continua e programmata i benefici sono molteplici:
  • Comfort e tranquillità. Un apparecchio in ottimo stato è sinonimo di sicurezza e affidabilità in ogni periodo dell'anno;
  • Risparmio economico. Il controllo periodico consente di mantenere l'apparecchio sempre al massimo rendimento con una riduzione dei consumi di circa 8-10%;
  • Ecologia. L'analisi della combustione consente di evitare emissioni nocive nell'atmosfera;
  • Prevenzione. La manutenzione periodica permette all'apparecchio di operare sempre al livello ottimale prevenendo eventuali guasti o malfunzionamenti.
LA TRASPARENZA PRIMA DI TUTTO, guarda i PDF dei nostri contratti:

FAQ

In questa sezione è possibile trovare alcune delle domande più frequenti che i nostri clienti ci sottopongono in relazione alla manutenzione e all’assistenza di caldaie.
  • Quali sono i tempi di intervento?

    Operiamo con tempi di intervento molto rapidi. In caso di emergenza interveniamo entro 48 ore dalla chiamata. Inoltre, ci occupiamo di richiamare il cliente per ricordare la manutenzione annuale della caldaia e per fissare l’appuntamento per la pulizia.

  • Installate impianti di riscaldamento?

    Non ci occupiamo di installazione ma possiamo consigliare società che si occupano di idraulica e di installazione di caldaie.

  • Perché è importante fare ogni anno la manutenzione?

    Anzitutto perché è un obbligo di legge e poi perché è importante mantenere alta l’efficienza della caldaia affinché il consumo di gas resti sempre su buoni livelli senza causare aumenti nella bolletta. Inoltre, il controllo annuale consente di verificare che non ci siano perdite di acqua e/o gas.

  • Come chiudere correttamente i termosifoni?

    Diciamo che la domanda più corretta sarebbe " bisogna chiudere i radiatori alla fine del periodo invernale?" Se per chiudere i radiatori si intende mettere a "0" la manopola sul radiatore la risposta è NO..... di certo dovremmo posizionare il selettore della caldaia sulla funzione ESTIVA, questa operazione è l'unica necessaria a spegnere in maniera definitiva il riscaldamento.

    La seconda operazione da effettuare è quella di posizionare in antigelo/spento il cronotermostato: questo serve a limitare il consumo delle batterie.

    Adesso sfatiamo la leggenda di mettere a "0" la manopola del calorifero....operazione inutile con valvole tradizionali e addirittura controproducente con le più moderne, e ormai diffusissime, valvole termostatiche.

    Mettendole sullo "0" avviene che il perno interno, quello che apre, parzializza o chiude il passaggio dell'acqua nel radiatore, rimane fermo per un lungo periodo e la possibilità che al memento di andarlo a riaprire questo rimanga bloccato è elevata.....così il radiatore rimarrà freddo. Risolviamo il problema lasciando la manopola nella posiszione invernale in quando il perno interno effettuerà comunque dei movimenti evitando il bloccaggio.

  • Cosa fare prima di riavviare il condizionatore?

    Se parliamo di condizionatori con potenza inferiore a 12kw, ovvero la maggior parte di split nelle abitazioni, dovremmo accertarci che i filtri aria dell'unità interna siano igienizzati (esistono prodotti specifici per questa operazione), poi verifichiamo che l'unità esterna sia priva di materiale che la copra, magari anche parzialmente e che la sua batteria non sia sporca. Fatto questo possiamo accendere il condizionatore e per verificare se la resa sia come riportato nei dati posti sulla targa, occorre collegare un gruppo manometrico...

    Parlando invece di refrigeratori ad acqua, quindi macchine di potenza superiore a 9kw atte a raffrescare molti locali, in primis bisognerà effettuare l'inversione dell'impianto da INVERNO a ESTATE chiudendo ed aprendo le valvole manualmente. Poi bisogna mettere in pressione il refrigeratore......queste sono le prime operazioni ma ne seguono molte altre tra cui la manutenzione e il controllo tenuta circuito frigo che, se non in possesso del PATENTINO DA FRIGORISTA, non si possono svolgere da soli.

  • Ogni quanto tempo bisogna fare l’analisi dei fumi?

    Se si possiede un impianto domestico con potenza inferiore ai 35 Kw è necessario richiedere l’analisi una volta ogni due anni, Per le caldaie con potenza compresa tra i 35 Kw e 116 Kw alimentate a gas, l’analisi va effettuata una volta l’anno. Ogni due anni per gli impianti con potenza compresa tra i 35 Kw e 350 Kw o superiore ai 350 Kw.

  • La manutenzione annuale della caldaia è a mio carico anche se sono inquilino?

    Se l’impianto è individuale la manutenzione è a carico dell’occupante.

  • Ho la pressione dell’acqua a zero, cosa devo fare?

    Prima di tutto è importante certificare che non ci siamo perdite di acqua da un qualsiasi termosifone, procedere a ricaricare impianto dal rubinetto di carico della caldaia fino ad una pressione massima di 1,5 bar, chiudere e verificare. Se tutto sembra regolare tieni sotto controllo la pressione per qualche giorno, altrimenti contattaci.

  • Ho bisogno di un idraulico di fiducia in zona Monza Brianza o Milano. Posso rivolgermi a voi?

    Non ci occupiamo di idraulica ma ci avvaliamo di collaboratori che possono fornire un servizio di grande qualità ed eventualmente il fornitore di materiale più indicato per le tue esigenze.

  • Se mi assento durante il periodo invernale come mi devo comportare?

    Durante l’inverno c’è pericolo di gelate che possono compromettere l’impianto, Le soluzioni sono lo svuotamento dell’impianto oppure l’installazione di un kit antigelo.

  • Cos'è il libretto di climatizzazione?

    Il libretto di climatizzazione riporta tutti i dati relativi all’installatore, all’utilizzatore e al manutentore. Esso contiene tutti i dati rilevati ad ogni manutenzione o intervento. Viene compilato e consegnato dall’installatore per la prima volta all’atto di messa in servizio, insieme alla dichiarazione di conformità. Deve essere conservato nella stessa unità immobiliare in cui si è presente la caldaia o il condizionatore.

  • Il trattamento dell'acqua negli impianti termici è obbligatorio?

    Si. Il D.P.R 412/93 cioè il Regolamento recante le norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, all’articolo 5 specifica che per impianti termici di nuova installazione nonché quelli sottoposti a ristrutturazione con potenza complessiva superiore o uguale a 350 Kw deve essere effettuato un trattamento all’acqua secondo le indicazione della norma Uni 8065. La norma, prevede che l’impianto sia dotato di un filtro di sicurezza e un addolcitore se si produce acqua calda sanitaria con potenze maggiori di 350 Kw, lo scopo è quello di mantenere la durezza dell’acqua inferiore a 15°F (gradi francesi), in mancanza di produzione di acqua calda sanitaria si può utilizzare in alternativa all’addolcitore un trattamento di tipo chimico.

    Dopo oltre 15 anni il D.P.R. 59/09 invece, impone l’obbligatorietà del trattamento d’acqua di impianto anche per potenze inferiori ai 350 Kw nei seguenti casi:

    nuova costruzione

    ristrutturazione di impianti in edifici esistenti

    sostituzione di generatori di calore

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